SATIRI
VIRGILIO SIENI
11 LUGLIO 2024 - h21:30
TEATRO KAMARATOR - CAMEROTA​
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PERFORMANCE
Coreografia E Spazio Virgilio Sieni
Interpretazione Jari Boldrini, Maurizio Giunti
Violoncello Naomi Berrill
Musica Johann Sebastian Bach, Naomi Berrill
Luci Marco Cassini, Virgilio Sieni
Maschere Animali Chiara Occhini
Produzione Centro Nazionale Di Produzione Della Danza Virgilio Sieni In Collaborazione Con Amat
& Civitanova Danza, Galleria Nazionale Delle Marche
Con Il Sostegno Di Mic Ministero Della Cultura, Regione Toscana, Comune Di Firenze, Fondazione
Cr Firenze
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NOTE DI VIRGILIO SIENI
Può darsi che siamo stati raggiunti dall’insegnamento del gesto che irrorandosi con lentezza nel corpo lo forgia senza mai appropriarsene. Questo porsi sulla soglia, che potrebbe sembrare anche un rimbalzo quale restituzione di una cosa solo poco tempo prima sconosciuta, penso si possa definire, oaccostare, al senso del gesto poetico.
Il Satiro, come ci dice Nietzsche ne La nascita della Tragedia
(1872) e per richiamo sapienzale Giorgio Colli ne La nascita della filosofia (1975), potrebbe essere colui che getta lo sguardo nell’abisso dicendo sì alla vita: non la notte ma la sua primavera.I due danzatori dello spettacolo sono contagiati dall’interno, investiti dalla contemplazione rivolta al gesto simile, adiacente, simmetrico.
Una danza per dermatoglifi che tracciano l’aria e una sintassi che sembra riferirsi all’embrione del gesto che incontra il suo simile riconoscendolo diverso e amico.
Pescano dal fondo del gesto per inscrivere forme d’intesa e di empatia che si aprono a una disposizione musicale, le danze segnano lo spazio della materia inebriante che parla con il corpo. Il mondo quotidiano qui prende il largo e si separa dal gesto enigmatico che esplode tra il dionisiaco e l’apollineo.
Ancora una volta la danza si presta a laboratorio della vita, affronta azioni disperate, titaniche, si pone sulla soglia con atteggiamento vigile, mantico, divinatorio. Ma è essa stessa Sscienza dello stare, specchio di risonanze e richiami cognitivi.