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LITTLE SOMETHING

C.ie Twain  

21 LUGLIO 2024 - h 21:30

GIARDINO DEGLI ULIVI ASCEA 

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PERFORMANCE

Regia E Coreografia Loredana Parrella

Interpreti Yoris Petrillo, Caroline Loiseau, Jessica De Masi, Romano Vellucci, Enea Tomei

Testi Enea Tomei

Musiche Originali Current

Costumi Loredana Parrella

Voce Recitante Enea Tomei

Produzione Twain Centro Produzione Danza

In Residenza Presso Centro D’arte E Cultura – Città Di Ladispoli E Teatro Claudio Tolfa

Con Il Contributo Di Mic – Ministero Della Cultura, Regione Lazio, Comune Di Tuscania

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SINOSSI DELLO SPETTACOLO

Lo spettacolo Little Something è tratto dal racconto omonimo di François Garagnon edito in Italia dalle Edizioni Paoline. Racconta il viaggio dell’individuo alla ricerca di valori spirituali, gli unici capaci di tracciare un sentiero luminoso nel caos della vita di ogni giorno e pone al centro dell’esistenza umana lo Slancio d’Amore che, nel processo di costruzione di sé, sceglie di divenire un Grande Amore Senza Fine.

La costruzione scenica si articola in una ricerca interdisciplinare tra teatro e danza traducendo i temi del testo in espressività coreografica e in una lingua poetica composta di parole e immagini capace di dialogare con l’intimità degli spettatori.
La vicenda si svolge lungo la linea 4 del Metro di Parigi, quale metafora di un viaggio interiore e sotterraneo che si conclude con l’arrivo a Porte de Clignancourt e l’uscita in superficie. Durante il viaggio tra i vagoni della metropolitana e le stazioni, Little Something incontra personaggi che sono sospesi tra la realtà e la sua immaginazione, tappe e proiezioni del viaggio spirituale che in maniera spontanea e non preordinata è stata chiamata a compiere.
Ognuno di questi incontri innesca, attraverso la relazione corporea, coreografica e teatrale, il superamento di un limite, la visione di qualcosa che prima era invisibile, la possibilità di gioco e di leggerezza là dove sembrava esserci solo oscurità.
Strumenti scenici di ogni personaggio sono oggetti, anch’essi trasfigurati dalla realtà, reinventati per la scena che definiscono i personaggi stessi come figure simboliche e consentono, attraverso il puro gioco scenico, di veicolare i significati di ogni singola tappa del viaggio. Così l’Avventuriero del Banco di tutto il Possibile trasporta con sé un banco da scuola, appoggiati al quale tutti abbiamo visto il mondo apparire come territorio dell’infinito possibile e dell’infinito incanto. Il Riparatore di tempo ha racchiuso dentro palloncini il tempo perso degli uomini in modo da poterne avere scorte e utilizzarlo, quando si vuole, quando se ne ha bisogno. Le Idee per Aria sono lucine che sovrastano le teste degli uomini e delle donne indaffarati nel loro affaccendamento quotidiano; rischiano di non vederle, tanto vanno di corsa! Il Giardiniere d’Amore ha con sé il giardino in forma di grande mazzo di fiori e insegna a Little Something a coltivare l’amore attraverso le parole fertili Perdono, Grazie, Ti amo, quelle che fanno bene, che fanno crescere. Un singolare operaio della metropolitana ha con sé un lungo Tubo, è il Caleidoscopio che ci consente di vedere la realtà e il nostro stesso cuore come una proiezione infinita di mille colori. Ed è L’Eremita, figura tra un clochard e uno sciamano, a mostrare a Little Something la storia d’amore di Fiocco di Neve e di Piuma di Rondine che attraverso un gioco scenico tra il musical e il concerto pop, fa comprendere alla protagonista la grandezza e la bellezza dell’Amore che non finisce, che non si risparmia, che continua a sorridere.
Il viaggio è accompagnato inevitabilmente da valigie che hanno le ali perché sono angeli e racchiudono e svelano misteri, piccoli enigmi.

L’intero lavoro porta in scena la semplicità e l’intensità visiva e poetica del corpo, in parole e movimenti, per restituire in forma teatrale e coreografica la densità del testo di Garagnon.

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